Gastronomia Valenciana

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Del Tros al Plat (Dal prodotto alla tavola)

Si tratta di una proposta che nasce dalla domanda del nuovo mercato del turismo che approda a Valencia e che chiede esperienze sempre più autentiche. Ecco perché possiamo permetterci di approfittare della nostra condizione di abitanti di una terra che ha prodotto negli anni una cultura basata sul rapporto culturale tra prodotto e sfruttamento economico, terra e cucina. Un’esperienza che vincola in qualche modo l’inizio e la fine del processo.

L’elevata qualità e l’ampia varietà di alimenti presenti sul nostro territorio, insieme alla tendenza all’equilibrio tra tradizione e innovazione, rende la nostra offerta sempre maggiore, confermandosi come elemento vitale della Dieta Mediterranea.
La cucina valenciana è caratterizzata da un’ampia varietà di ricette ricche e salutari e il successo risiede nell’uso di prodotti naturali provenienti dal mare e dall’orto.
Su tutto il territorio provinciale, occorre distinguere la cucina delle comarche sul mare, in cui prenominano i frutti di mare e il pesce, dalla cucina delle comarche dell’entroterra, con piatti più consistenti e caratterizzati da zuppe al cucchiaio e ricette a base di carne, soprattutto in inverno.
Valencia è sempre stata legata alla paella, ma la ricchezza e la varietà della sua cucina offrono molto di più:

Antipasti

È molto tipico il consumo di pesce sotto sale, soprattutto mosciame, uova di pesce o baccalà essiccato, con cui si preparano piatti tradizionali quali l’esgarraet (elaborato a base di baccalà o mosciame di tonno e peperone rosso) o l’espencat (a base di peperone rosso, baccalà e melanzane al forno).

Frutta e verdura

L’orto valenciano, noto a livello internazionale, offre un’infinità di prodotti di prima qualità: pomodori, bajoqueta (fagiolini piattoni), garrofó (fagiolo di Lima), peperoni, cipolle, agli… e tutto l’inimmaginabile, nonché una vasta produzione di frutta: arance, albicocche, prugne, cachi, fichi, melagrane, ecc.
Tra la frutta ricordiamo: le famose ciliegie di Serra, a cui è dedicata una giornata turistica (la Giornata della ciliegia), le mele esperiega, tipiche di Rincón de Ademuz, il cachi e il cachi mela di Ribera del Xúquer (che ha una Denominazione d’Origine Propria) o i meloni gialli di Ontinyent.
Tuttavia, per definizione, Valencia e le comarche vengono sempre associate alle arance: l’origine risale al periodo musulmano, sebbene la coltivazione così come la intendiamo oggi (della cosiddetta arancia dolce) risale al XVIII s. La Comunità Valenciana ha ottenuto l’Indicazione Geografica Protetta che garantisce la qualità della produzione degli agrumi valenciani (non solo l’arancia, ma anche mandarini e limoni) e che ha contribuito a rendere la regione la principale esportatrice di agrumi in Spagna ed Europa, nonché anche a livello internazionale. Troviamo inoltre squisite conserve e marmellate, soprattutto di pesche (a Jalance).
Nell’entroterra e nelle zone più aride, viene coltivata una gran varietà di olive: manzanilla, arbequina, picual, blanqueta, villalonga… che producono un olio evo prestigioso e dalla qualità garantita.

Riso

Nella provincia di Valencia possiamo trovare migliaia di modi per cucinare il riso: secco, al brodo, mantecato, nero, al forn, con verdure, carne e pesce… Non a caso è la maggior produttrice di riso in Spagna, nonché tra le migliori per qualità. Varietà quali Bomba, Bahía e Sènia vengono impiegate nelle più prestigiose ricette gastronomiche a livello internazionale.
Indubbiamente, la star delle star è la paella, elaborata originariamente a base di garrofó (fagiolo di Lima), tavella (fagiolo di Spagna), pollo, coniglio e ovviamente riso, prodotto in tutta la provincia. La località di Sueca organizza da oltre 50 anni il Concorso Internazionale della Paella Valenciana.
Un piatto gustosissimo elaborato in maniera particolare è la fideuà di Gandia, in cui il riso è sostituito da fideos (una specie di spaghetto) e la carne da pesce o frutti di mare.

Pesce e frutti di mare

Il pesce e i frutti di mare sono prodotti molto apprezzati, soprattutto nella zona dell’Albufera da cui provengono diverse varietà di pesce (anguille, cefali, dentici, ombrine boccadoro, corvine, spigole, ecc.).
Un piatto molto apprezzato di questa zona è l’all i pebre (aglio e piccante), una zuppa a base di patate, paprica e anguille.
Ai valenciani piace mangiare i prodotti del mare, che sono squisiti al naturale, bolliti o poco cotti, ai ferri, alla brace… Seppie, calamari, clotxines (mitili, diversi dalle cozze), polipi, aladroc (alici), sardine, merluzzi, nonché gli straordinari e ineguagliabili gamberetti.

Carne e spezzatini

Nelle comarche dell’entroterra troveremo piatti più forti e consistenti: gaspatxos, pucheros (bolliti, dal nome della pentola), ollas (stufati, dal nome della pentola), arròs al forn (riso al forno) e insaccati con marchio di qualità.
Uno dei piatti più rappresentativi della zona è l’Olleta. Si tratta di un piatto a base di brodo con verdure, legumi e diversi tagli di carne e insaccati, che gli conferiscono gusto e aroma intensi.
Nella valle di Ayora, a Plana de Requena e Utiel, è possibile degustare il gazpacho (molto simile a quello della zona manchega), una sorta di stufato di selvagina (lepre, coniglio o pernice) finemente tritata e servito con pezzi di tortillas senza lievito.
Sono altrettanto famosi gli insaccati di Plana de Utiel-Requena, località in cui si svolgono la Mostra dell’Insaccato Artigianale e di Qualità (Requena) e Utiel Gastronomia (Utiel), che offrono al turista-acquirente il più vasto assortimento di prodotti: sanguinacci, salsicce, salami, güeña (salsiccia suina), perro (salame stagionato), mortadelle e insaccati magri.

Dessert

Possiamo trovare dessert artigianali in quasi tutte le pasticcerie della provincia, la maggior parte di origine araba: almoixàvena (dolce di epoca musulmana), arrop i tallaetes (budino di mosto con pezzi di frutta), arnadí (torta tradizionale del periodo pasquale), rollets (ciambelle), pastissets de moniato (fagottini di batata), ma anche mones (torte), fogasses (focacce) e panquemado (brioche tipica del levante spagnolo), conosciuti a livello popolare e tipici delle feste pasquali.
L’Arrop i tallaetes è una specie di sciroppo (arrop) concentrato a base di mosto d’uva dolce, scuro e spesso a cui vengono aggiunti i tallaetes (pezzetti), solitamente di zucca.
L’Arnadí è a base di zucca e zucchero, sebbene vi siano altre varianti che sostituiscono o mescolano la zucca con altri ingredienti (soprattutto la batata).
Una bevanda rinfrescante tipica di Valencia è l’orzata di zigolo, soprattutto quella di Alboraia e della relativa comarca, che è solita consumarsi sotto forma di granita liquida (sempre molto fredda) accompagnata dai fartons (dolce soffice dalla forma allungata).

Vini

Per accompagnare tutti questi piatti squisiti, le comarche di Valencia, dalla lunga tradizione vinicola, offrono un’ottima varietà di vini D.O. (Utiel-Requena e Valencia).
Il Museo del vino della Comunità Valenciana si trova a Utiel, nella Cantina Redonda, sede della Denominazione d’Origine Utiel-Requena.
A Requena si tiene un altro appuntamento imperdibile: Feverin, Feria requenense del vino.

A La Hoya de Buñol-Chiva vengono prodotti ottimi vini, compresi nella D.O. Valencia, tra cui è doveroso ricordare alcuni moscati e mistelle prodotti a Cheste, Chiva o Turís.
Nella Vall d’Albaida troviamo una magnifica offerta di vini di qualità nelle cantine di Fontanars dels Alforins, ma anche in altre cantine di comuni limitrofi come La Font de la Figuera, Moixent e Ontinyent, che hanno migliorato notevolmente la produzione vitivinicola.